La codipendenza è una modalità relazionale che si può riscontrare quando in famiglia c’è un soggetto tossicodipendente o alcolista e i congiunti (la moglie, la partner o il genitore ) si lasciano controllare inconsapevolmente dal paziente, funzionando con modalità desiderate dal cocainomane.
Va però sottolineato che quando questa situazione si verifica la persona codipendente non solo si fa condizionare in modo eccessivo dal comportamento di un altro (partner, genitore, amico, figlio…) ma allo stesso tempo cerca di controllarlo in modo altrettanto esagerato. In questi casi chi si lega ad un cocainomane o ad un alcolista è animato dalla speranza di salvarlo, di guarirlo dalla dipendenza e di giorno in giorno, in modo del tutto irrazionale e inconsapevole, si ostina dal volerlo salvare dal nemico e rivale: la sostanza stupefacente. Dedica cosi la propria vita al recupero dell’altro, lotta, sopporta umiliazioni, sacrifici, deficit economici, a volte vere a proprie violenze fisiche, eppure resta intrappolato in questa relazione, vi si aggrappa, non demorde.
Il codipendente crede fermamente, o ha imparato a credere, che l’amore, l’accettazione, la sicurezza e l’approvazione nella relazione con il paziente giustifichi il suo comportamento, distaccandosi sempre più dalla comprensione della realtà. Può succedere perciò che una partner nasconda la dipendenza del proprio compagno fino ad esaurire tutte le sue risorse emotive ed economiche oppure che dei genitori continuino a pagare al massimo delle loro possibilità i debiti contratti dal loro congiunto, o che dei figli aiutino i genitori tossicodipendenti a mentire: questa eccessiva accondiscendenza promuove, e purtroppo sostiene, il comportamento di addiction.
Avvalersi di una consulenza qualificata nell’ambito delle dipendenze può aiutare queste persone ad affrontare in modo costruttivo la loro codipendenza.
Tiziana Bussola, psicologa e psicoterapeuta, negli ultimi 25 anni si è occupata della cura di persone con patologie della dipendenza, in particolare di soggetti cocainomani integrati socialmente.
Ha coadiuvato sperimentazioni e ricerche nell'ambito del trattamento ambulatoriale di pazienti con dipendeza da cocaina.
La Relazione OEDT OSSERVATORIO EUROPEO DROGHE del 2012 stima che circa 15 milioni e mezzo di persone abbiano sperimentato cocaina almeno una volta nella vita.
Sono le classiche persone della porta accanto, persone normali con una patologia: la dipendenza da cocaina.